martes, 19 de septiembre de 2017

Colombia: L'ex guerriglia consegna 327 chili d'oro per risarcimento delle vittime


Procuratore Generale crede che "son prive di valore"... eppure sono il 6% delle riserve auree  

La guerriglia colombiana ha compiuto tutte le esigenze ed obbligazioni stabilite nell'accordo firmato tra la FARC-EP e il Governo di Bogotá. Il 15 di agosto, tre alti esponenti dell'ex-guerriglia rendevano noto che hanno consegnato anche 327 chili d'oro. Pastor Alape, Rafael Malagán y Yaritza Paniagua, spiegarono che il patrimonio della FARC_EP ammontava a circa 1 miliardo di pesos, e che questo
passava a far parte del fondo per il risarcimento dei danni alle vittime del conflitto armato, e lo mettevano a disposizione dell'ONU.

Si tratta di un patrimonio consistente, soprattutto quei 327 chili d'oro, che sono una prova della trasparenza delle intenzioni con cui affrontano la transizione verso la conformazione di un partito legale. Nonostante rappresentino il 6% del totale delle riserve auree del Banco centrale della Colombia, la massima istanza del potere giudiziario ha tirato fuori dal cassetto un incredibile "pronunciamiento", in cui lo qualifica come "insieme di utili insostanziali". 


Per l'ineffabile Néstor Humberto Martínez, Procuratore Generale della Nazione, si tratterebbe di una merce svalutata, inadatta al risarcimento di danni materiali. Gli altri beni consegnati dall'ex guerriglia -ritenuti dal Procuratore "privI di valore commerciale"- ammonterebbero a 21 miliardi pesos.


Piú che ignoranza, il Procuratore Generale della Nazione mette a nudo il ruolo di difensore radicale dell'elite politica e dell'oligarchia economica, decisa a non molestare i paramilitares e altri gli esecutori materiali dello spopolamento delle aree geografiche dove stanno aprendo miniere di risorse oggi valutate come strategiche. Tantomeno hanno agito per restituire la terra alle comunitá obbligate con la violenza a sfollare e fuggire. Si tratta di ben 7 milioni di sfollati, obbligati a migrare verso le periferie urbane della Colombia o in Venezuela. E' un primato negativo di portata senza precedenti e senza paragone. 


I vertici istituzionali sono coalizzati nel tentativo di ridurre gli accordi di pace a semplice silenzio delle armi. Coalizzati per garantire l'impunitá ai paramilitares dell'ex presidente Uribe e per evitare la restituzione delle terre maltolte. L'attuale presidente Santos, alza al cielo la coppa del premio Nobel, esibisce gli allori mediatici, ma non agisce seriamente contro coloro che si sono beneficiati con la guerra civile. Santos rimane inerte, pur conoscendo a fondo il "partito della guerra", non per niente rimase a lungo nel governo un di Uribe, fu persino suo ministro della difesa. 


Con la consegna fatta  dalla FARC, le riserve auree colombiane arrivano a 6 tonnellate, occupando il posto 79 nella graduatoria mondiale. Secondo il bollettino di luglio della WGC -consiglio mondiale dell'oro- il Venezuela é al posto 24 con 188 tonnellate, ed é la nazione latinoamericana con maggiori riserve. IL Procuratore Néstor Humberto Martínez, farebbe meglio a porsi un'altra domanda: dov'é il resto dell'oro? Dov'é tutto quel che viene estratte dalle sostanziose miniere colombiane? Con il neoliberismo prende il cammino dell'esportazione, mentre in Venezuela le miniere sono nazionalizzate e il prodotto deve essere destinato al Banco centrale.



No hay comentarios:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...