martes, 11 de abril de 2017

SIRIA: TRUMP, NEOCONS, CLINTONIANI E BRUXELLES UNITI NELLA LOTTA !

Gli USA hanno bombardato un aeroporto della Siria con 59 missili Tomahawk, dal costo di 650mila dollari per ogni esemplare. La metà sono esplosi prima che arrivassero al suolo, senza centrare gli obiettivi. La ragione? Stavolta imprecisate  "armi chimiche", gemelle siamesi delle famose e introvabili "armi di distruzione massiva" attribuite al defunto Saddam Hussein.
Per questo capitolo dell'eterna attualizzazione e giustificazione di una aggressione contro una nazione sovrana, hanno utilizzato missili per uccidere 6 soldati (sei!) siriani e distruggere un capannone con 4 aerei in riparazione.
Non è un gran risultato, però questa performance ha compiuto il miracolo di far applaudire a crepapelle tutti quelli  che finora fischiavano e insultavano Trump. Si è verificata una prodigiosa saldatura tra neocons e clintoniani, improvvisamente riconciliati in nome della guerra- Le bombe uccidono peró.... creano consenso e governabilità, almeno negli USA.. 
Persino i  veraci "sinceri democratici" europei ora si rallegrano ed appoggiano con fermezza l'avventurismo di Trump,  odiato fino a qualche giorno fa.
Anche l'ISIS è soddisfatta, piú "motivata" dopo l'aggressione contro l'esercito della Siria che -giova ricordarlo- è il loro principale nemico.
Pentagono e Bruxelles  uniti nella lotta! Con o senza ONU, ma senza se e senza ma.


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